lunedì 26 ottobre 2009

SCIENZA, MEDICINA E TANGO
Misuriamo la testa anche a loro?


martedì 20 ottobre 2009

alcune certezze però ci sono!

Tipo, la circonferenza cranio di roberto e la maestria da geometra di laura. Col Panama sarai favoloso, roby

domenica 18 ottobre 2009

Un luogo incerto ...


(Post di ShankaTalpa-Artica)



Cari shankati

E' giunto il momento di un breve spunto di riflessione a proposito di quello che è definibile come ...."un luogo incerto".

Ho appena terminato di leggere un romanzo della scrittrice francese "Fred Vargas" il cui titolo è, guarda caso, "Un luogo incerto".
Il romanzo racconta la storia di un indagine eseguita dal commissario del IVme Arrondissement de Paris in seguito ad un orribile, ma strano omicidio (il cadavere è stato letteralmente polverizzato). Le indagini si svolgono tra Parigi, la campagna francese, Londra (presso il cimitero di Highgate), l'Austria ed il cuore della Serbia e racconta di una faida tra due famiglie serbe che nasce verso la fine del XVII° secolo ed arriva ai nostri giorni sviluppandosi in tutta Europa (ma NON in Italia).
Perchè il luogo è incerto? NON per le sue caratteristiche morfologiche, non per la geologia, la vegetazione o l'architettura, MA per la natura delle persone coinvolte: sono esseri umani o VAMPIRI? Il dubbio resta fino al termine e NON viene sciolto nemmeno all'ultima riga perciò, a prescindere dai luoghi, tutto il romanzo è "un luogo incerto".
Che c'azzecca col tango? C'AZZECCA!
Ieri sera alla lezione di tango di Pegognaga, cui mi pregio di aver partecipato, stavamo provando un ritorno (rimbalzato) dal crusado, una struttura già in parte nota, ma ripresa da una premessa diversa. Ad un certo punto il Maestro Fen-Xi si avvicina e mi dice: "Non portare tutto il peso, ma fermati a metà, altrimenti la ballerina NON SA SE DEVE INCROCIARE, o meno"........ECCO IL LUOGO INCERTO: il LUOGO nel quale io porto la ballerina a non sapere se deve incrociare.
N.B. la struttura funziona anche se la ballerina incrocia: deve poi uscire dall'incrocio in contrattempo sempre che non inciampi col tacco nei pantaloni trascinando la coppia distesa al pavimento (ed in questo caso il luogo diviene certo, così come il dolore).
Il luogo incerto NON E' in assoluto un concetto negativo, ma nel tango ritengo utile segnalare ai miei shankati che le shankate vanno portate in "un luogo incerto " solo a ragion veduta e nemmeno troppo spesso a meno che non si apprezzi l'improvvisazione assoluta.
Il luogo incerto caratterizza tutta la nostra vita (e qui consentitemi lo spazio metafora) ed è qui, dal luogo incerto della ballerina che non sa se incrociare o meno, che nasce molto della nostra esperienza quotidiana, affettiva, personale.
Già nell'antichità classica il concetto di "luogo incerto" era molto presente: non è forse "un luogo incerto" il mito della caverna di Platone oppure tutto il viaggio di Ulisse?
Chi è seguace di Voltaire ed è un convinto positivista sicuramente rifuggerà il "luogo incerto" come se fosse il demonio, ma oggi, alla luce della nostra esperienza credo che dobbiamo anche abituarci ed apprezzare questo "luogo incerto" giacchè è grazie ad egli che continua la ricerca e seguiamo la nostra vita come se fosse un "pista". Ed ora la nuova domanda: ma se seguiamo la vita come se fosse una "pista" chi o cosa siamo? Un branco di segugi? Una tribù di SIOUX? Un reparto di Boys Scout? Che c'azzeccano gli Sioux con Platone? C'AZZECCANO infatti ...

venerdì 16 ottobre 2009

hombre.....


Siete uno spettacolo! Que viva los hombres